L’amore per il vino può diventare passione e la passione per l’enologia può tradursi in una professione.
Per gli appassionati, ogni sorso di vino racconta una storia intrisa di lavoro, passione, segreti, cultura, territorio. Il vino può essere “ascoltato”, può emozionare, suggerire abbinamenti perfetti o azzardati e condurre i degustatori attraverso un’esperienza unica.
Un calice di buon vino rappresenta un modo per viaggiare, anche senza spostarsi, attraverso emozioni e sapori, in Italia e nel mondo. Forse è anche per questo che negli ultimi anni il settore dell’enologia ha spiccato il volo, vedendo sempre più richieste per i corsi di formazione per diventare Sommelier.
Non esiste, infatti, niente di più appagante che fare della propria passione un lavoro.
Per chiunque abbia come sogno nel cassetto quello di diventare sommelier, esistono molteplici corsi di formazione, alla fine dei quali viene rilasciato un attestato con la qualifica. Scegliere il corso più adatto alle proprie esigenze è il primo passo per iniziare una carriera nel mondo del vino.
Vediamo alcune proposte formative.
I migliori corsi per diventare Sommelier
AIS
L’Associazione Italiana Sommelier nasce nel 1965, con l’obiettivo di qualificare i dipendenti della ristorazione; l’iscrizione ai corsi professionali era, infatti, inizialmente riservata al solo personale di sala. Con il crescere della domanda, si è ampliata anche l’offerta dell’AIS, che oggi è una delle scuole più accreditate per chi vuole diventare Sommelier. L’associazione prevede un percorso formativo suddiviso in tre livelli al termine dei quali, dopo aver superato un esame pratico-teorico, si ottiene l’attestato con la qualifica.
FISAR
La Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori da qualche anno svetta in cima alla lista per la completezza dell’offerta didattica e per l’approccio alla degustazione del vino come momento di scambio e comunicazione. Come per AIS, l’attestato di sommelier si ottiene dopo aver frequentato i tre livelli formativi e aver superato l’esame finale. Per entrambe le scuole, inoltre, l’iscrizione è subordinata alla sottoscrizione di una tessera associativa, che permette di partecipare a varie attività, come le degustazioni e gli eventi del settore.
ONAV
L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino ha l’obiettivo di formare dei “degustatori”, escludendo la parte dedicata al cerimoniale del servizio. Anche in questo caso sono previsti tre livelli di formazione, che iniziano con l’affinamento dei sensi attraverso tecniche di assaggio, per poi approfondire i molteplici aspetti legati al settore del vino come la viticoltura, l’enologia e l’enografia.
WSET
Il Wine and Spirit Education Trust, nato a Londra e oggi diffuso in tutto il mondo, è tra i corsi più ambiti per chi mira a una preparazione di alta qualità.
Il corso professionale prevede 4 livelli, con gli ultimi due in lingua inglese. Ogni fine livello prevede un test, al cui superamento viene rilasciato un attestato ma, per avere il diploma, è necessario superare il complesso esame finale. La qualifica di WSET ha il vantaggio di essere riconosciuta a livello mondiale, aprendo le porte a molte possibilità di carriera.
Il Master Alma
Per chi invece vuole specializzarsi nel settore enologico, anche la nota scuola di alta formazione Alma propone un Master riconosciuto dall’Unione Europea, in collaborazione con i docenti AIS. Il corso è rivolto a sommelier, ristoratori, operatori del settore, purché abbiano un diploma o completato il terzo livello AIS o di una scuola equivalente.
Il Master dura 7 mesi, più un periodo di stage. I partecipanti, oltre agli aspetti prettamente legati al vino, apprendono anche tecniche di comunicazione e marketing, gestione della cantina e cultura gastronomica.
*immagine credits momentidivini.it
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