Apre a Milano ‒ in zona Corso Genova ‒ Sakeya, la prima House of sake in Italia. L’idea, che segue il trend delle principali capitali europee, è di Lorenzo Ferraboschi e Maiko Takashima, già fondatori della Sake Company, distributore esclusivo della Sake Sommelier Association e delle migliori etichette di bevande orientali sul territorio italiano.
La cucina dello chef Masaki Inoguchi, la cantina più fornita d’Europa e lo staff nippo-italiano di altissimo livello fanno di Sakeya un luogo esclusivo in cui convergono store, bistrot e cocktail bar dedicati alla conoscenza e alla degustazione del sake.
Esclusività dell’offerta
Per l’apertura, il 15 dicembre scorso, erano garantite 10 persone tra sala, cucina e bar, 200 tipi di sake e molti piatti della cucina giapponese: quella vera, niente sushi e sashimi italianizzati per addolcire i palati nostrani.
Anche in Italia, quindi, si va affinando il gusto per la bevanda giapponese e sempre di più gli appassionati apprezzano la filosofia che c’è dietro la preparazione e il consumo di sake.
La scelta a Sakeya è vastissima: sono a disposizione dei clienti i saké più classici e le grandi riserve, gli invecchiati e gli spumantizzati, gli affinati in legno di cedro e il rinomato sake torbido. Quelli che si bevono freddi, o a temperatura ambiente, e quelli di cui si esaltano i toni solo se accuratamente scaldati.
Un’infinita ricchezza di note, profumi, gusti, da scoprire in ognuna delle etichette prodotte sui territori delle 47 prefetture giapponesi. In sala, il racconto del sake è demandato ai produttori in persona e allo staff interno composto esclusivamente di sake sommelier.
Particolarità di Sakeya è di offrire la possibilità di degustare prodotti introvabili perfino nel Paese d’origine. Come chicca per soli intenditori, nel periodo esatto di produzione, arriveranno direttamente dal Giappone bottiglie selezionate di sake novello, il Nama Sake, un sake ancora non pastorizzato il cui trasporto prevede attenzioni accuratissime. Durante il viaggio, le bottiglie devono restare in posizione verticale e a temperatura costante, pena l’alterazione del gusto originario.
Fra tradizione e fusion
L’unicità riconosciuta del sake è quella di esaltare il sapore dei cibi a cui sia accompagna. Dato il grande numero e varietà di etichette presenti nella cantina del Sakeya, i proprietari garantiscono ai clienti un’esperienza gastronomica sorprendente e appagante. L’estro dello chef Masaki si unisce all’arte di Alessio Simoni, uno dei massimi conoscitori della mixologia con il Sake, per creare cocktail gustosi e mai sperimentati. Lo staff si avvale anche della collaborazione di Flavio Angiolillo, uno dei più rinomati mixologist italiani nel mondo. Insomma, tutto concorre a fare di Sakeya un luogo di eccellenza unico in Italia. Un’oasi di tranquillità in cui rilassarsi, per qualche ora, nel cuore della frenetica Milano.
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