Talmente bella da essere un luogo comune. E non per via della “riqualificazione” dei Briatori o dei paperoni del Qatar. È un fatto di pura bellezza endemica. Così, la Costa Smeralda: una terra arsa dal sole e battuta dai venti. Una terra apparentemente assopita ma che arde di storia e tradizioni antiche. Un lembo di paradiso a nord della Sardegna in cui riti ancestrali e usanze pagane concorrono a formare un immaginario che va a perdersi nella notte dei tempi. Una terra in cui la risacca del mare modella spiagge da sogno e panorami unici al mondo, covo di un popolo fiero, orgoglioso delle proprie origini.
Una genìa perennemente in conflitto tra passato e futuro, tra restare o andare, tra condividere le bellezze naturalistiche che il destino gli ha dato in dono o tendere, con tutte le forze, a preservarle. Da questa eterna tensione e da questo dedalo di contraddizioni viene un’offerta gastronomica impareggiabile.
La biodiversità delle colture e la pescosità dei mari garantiscono una miscellanea di odori e sapori che in Continente possiamo appena immaginare. La cucina tradizionale sarda incontra le nuove tendenze degli chef stellati che sempre di più vanno a fare la stagione. Ora che l’estate è alle porte, siamo pronti ad allertare le papille gustative e allargare i nostri orizzonti sensoriali.
Ecco i 10 ristoranti top in Costa Smeralda da visitare almeno una volta nella vita.
Phi Beach
Il ristorante, in località Forte Cappellini a Baja Sardinia, si trova all’interno di un suggestivo Open Air Club. Una location indimenticabile, in cui ogni sera va in scena un tramonto tra i più belli del mondo. La struttura è raggiungibile in macchina, in barca e in elicottero. Numerosi i VIP che scelgono il Phi Beach per passare pomeriggi e serate accompagnati dalla musica di DJ internazionali. Il poliedrico chef Giancarlo Morelli predilige una cucina in perenne tensione creativa. Un mood particolarissimo capace di generare cortocircuiti gustativi e di far convivere ossimori in modo assolutamente magico. Ritmo e leggerezza, autenticità e innovazione, semplicità e accuratezza, spontaneità e ricerca. Da provare la cotoletta alla milanese, dimostrazione di come un classico della tradizione italiana può diventare un’esperienza culinaria fino a un secondo prima nemmeno ipotizzabile.
CuCumiao
Il ristorante, arredato in stile rustico, si trova sulla statale 125 nei pressi di Palau. È ricavato in un tipico stazzo gallurese e promette, già da fuori, un’atmosfera accogliente.
D’obbligo lasciarsi andare a un percorso mare/monti con piatti della tradizione sarda rivisitati in chiave moderna. Consigliati antipasto di mare, porceddu allo spiedo e polipo alla brace. In alternativa alla carne di maiale, la zuppa gallurese è capace di far gridare al miracolo. Ricca l’offerta di vini di produzione autoctona ma non mancano gli champagne. Locale adatto a chi va alla ricerca dei sapori tipici della terra che visita. Porzioni generose, prezzi nella media.
Tanit
Il ristorante si trova su una terrazza che dà sul porto turistico di Poltu Quatu. Lusso, raffinatezza ed eleganza giustificano i prezzi sopra la media. Consigliati gli spaghetti con zucchine e gamberi rossi. Molto d’effetto l’esposizione del pesce e dei crostacei in vasca. Accortezza che rimanda alle antiche pescherie dove, a garanzia di freschezza, si poteva scegliere il pescato ancora vivo. La vista eccezionale rende il posto ideale per una cena romantica.
Come mangiare nei ristoranti stellati a prezzi scontati
La Rocca
In località Pulicinu ad Arzachena, il ristorante La Rocca è specializzato in pesce fresco, fritture e grigliate. Si distingue anche per le pizze e un’ottima bottarga. Lo chef Tomaso Fruianu pone grande attenzione alla stagionalità delle materie prime in modo da predisporre i menu utilizzando soltanto ingredienti freschissimi. Possibile mangiare senza glutine, vegano e vegetariano. Tutti i cibi sono rigorosamente a chilometro zero.
Il ristorante è attrezzato per ospitare cerimonie da oltre 500 invitati garantendo inalterata la propria filosofia dell’accoglienza: soddisfare i sensi del cliente in vista di provare un’immersione totale nel relax e nel gusto. Degni di nota, gli spaghetti all’aragosta e i Culurgiones con patate, pecorino, mentuccia e salsa al pomodoro. Ricca e ricercata la carta dei vini.
Li Finistreddi
Questa particolare osteria gourmet si trova in località Micalosu ad Arzachena, all’interno della più ampia struttura dell’Hotel omonimo. Il ristorante non è ad esclusivo uso dei clienti dell’albergo. Si può consumare un aperitivo a bordo piscina e cenare, poi, all’interno del locale affacciati alle ampie vetrate che danno su un panorama mozzafiato. Menu sempre diverso che segue la raccolta stagionale delle materie prime. Particolare attenzione è riservata ai migliori prodotti locali ma anche alle eccellenze nazionali.
L’atmosfera è informale ma curata nei minimi particolari. L’ospite può assistere personalmente alla cottura di carne, pesce e verdure alla griglia. La Tagliata di baccalà all’olio caldo di sesamo, crema di mortadella insalata di due sedani e orzo soffiato è capace di nutrire l’animo umano ‒ oltre che lo stomaco ‒ e di rimetterlo in pace col mondo. Il consiglio è di mantenere un pizzico di appetito per gustare i deliziosi dessert fatti in casa. La cantina, con una notevole selezione di vini locali e nazionali, è in costante evoluzione.
Confusion Boutique Restaurant
Elegante e lussuosa la location in Promenade du port a Porto Cervo. Tutto, dagli arredi alle singole posate, è curato nei minimi particolari. Si cena in un’atmosfera fatata, coccolati dalla cordialità mai affettata di Tatjana Rozenfeld ‒ grande conoscitrice di champagne e ostriche ‒ e dalla cucina sorprendente di Italo Bassi, chef con trascorsi illustri nella tristellata Enoteca Pinchiorri di Firenze. Imperdibile lo Yin Yang di gamberi rossi crudi, quinoa allo zenzero e avocado con leche de tigre al mango e caviale fresco Siberian.
Alle magie dello chef blasonato, il ristorante abbina una consacrata maestria nel preparare coktail dai gusti indimenticabili. Una tappa imprescindibile.
Assaggia
A Porto Rotondo, il ristorante, con vista sul porto, offre la possibilità di provare in un unico vassoio tutti i sapori della terra sarda. L’idea di assaggiare la cultura gastronomica di un’intera regione in una sola cena è originale e divertente. Il finger food è preparato dalle sapienti mani di cuoche locali e le materie prime provengono esclusivamente dai luoghi della Sardegna in cui si coltivano meglio.
Tutto ottimo, con una leggera predilezione per la zuppa gallurese. Ottimo anche il rapporto qualità/prezzo. Al tramonto, il ristorante diventa un posto incantato.
Sa Runda
Percorriamo la strada che da Olbia porta ad Arzachena. Da lì, bisogna prendere in direzione Golfo degli Aranci fino ad arrivare a Rudalza. Il ristorante è arredato in stile tradizionale. Il legno scuro dona un’atmosfera accogliente che avvolge il cliente appena varcata la soglia.
La cucina predilige piatti con profumi e sapori di mare: pescato fresco e ricette della tradizione reinterpretate con insolita creatività. Non manca l’attenzione al menu di carne. Il porceddu, soprattutto. Il maiale viene preparato con estrema cura per esaltarne al meglio il sapore e impiattato con premura. Sicuramente il locale che ha mantenuto più degli altri un legame forte con la propria identità originaria.
In onore a questa dimostrazione di orgoglio sardo, il consiglio è di accompagnare il pasto con vini di produttori autoctoni.
Parco degli Ulivi
Il ristorante è all’interno dell’omonimo Hotel in località Rena, ad Arzachena. La brigata di cucina propone un’ampia varietà di piatti rivisitando in chiave moderna le pietanze tipiche della cucina sarda. Privilegia, inoltre, l’uso di verdure ed erbe provenienti dall’orto biologico adiacente al ristorante. L’eccellenza della cucina si sposa con l’eleganza di un ambiente che, unendo legno, pietra, granito e ceramica, crea un’atmosfera calda e avvolgente. Un contesto esclusivo e ricco di fascino immerso in uno scenario di natura incontaminata. I piatti sono tutti all’altezza di un ristorante stellato e la cantina non è da meno.
WhyNot
Siamo a Liscia di Vacca, Porto Cervo. Il WhyNot è arredato con gusto ricercato e propone principalmente menu della tradizione italiana. Possibile cenare anche giapponese e vegetariano. Materie prime freschissime selezionate giornalmente dalla brigata in cucina e bollicine di grandi etichette francesi. Da consigliare, il carpaccio di pesce e gli spaghetti ai ricci di mare.
Il personale di sala è preparato e gentile. La nuova gestione ha già instaurato un’ottima sinergia con la comunità locale. Si prevedono grandi cose per la stagione estiva. Il miglior rapporto qualità/prezzo dei locali visitati.
La musica live durante e dopo la cena concorrono ad implementare un’offerta probabilmente unica anche in uno scenario esclusivo come la Costa Smeralda. Roba che rimane impressa. Cose da mettere negli annali.
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