C’è anche Caterina Ceraudo tra le 100 donne celebrate dal Corriere della Sera come protagoniste del 2016. Classe 1987, enologa dal 2011, Caterina, nel 2012, frequenta la Scuola di Alta Formazione di Niko Romito a Castel di Sangro e grazie agli insegnamenti dello chef abruzzese, pur mantenendo la passione per il buon vino, capisce che la sua vera strada è la cucina. Lo stesso anno, entra nello staff del ristorante di famiglia, il “Dattilo” di Strongoli, in provincia di Crotone e da allora si impegna ‒ in brigata con il padre Roberto, il fratello Giuseppe e la sorella Susy ‒ a mantenere la stella Michelin ricevuta nel 2012, poco prima del suo arrivo.
«L’insegnamento più importante che ho ricevuto da Niko Romito» spiega la giovane chef «è il rispetto del cibo e della sua provenienza naturale, dalla nascita e crescita di ogni ingrediente fino alla sua trasformazione nel piatto. Utilizzo pochi elementi, cercando di esaltare i sapori semplici. Potrei definire la mia cucina equilibrata e leggera, una missione che può apparire paradossale in Calabria ma solo in apparenza. È così per ogni mio piatto, dal salato al dolce».
Tradizioni e prodotti a chilometro zero
Rispetto della materia prima e delle tradizioni che Caterina Ceraudo aveva già nel suo background dato che il padre è un estimatore dell’agricoltura biologica. Molti degli ingredienti in cucina arrivano direttamente dall’azienda agricola di famiglia che vanta, oltre la produzione di vini e oli, anche di arance, mandarini, fichi, pere estive e albicocche senza scordare l’erbario e l’orto variegato. In casa Ceraudo si allevano polli, galline e le uova freschissime sono rigorosamente bio. L’amore per la terra calabrese e per i suoi sapori si respira in ogni angolo del “Dattilo”. Il ristorante è ricavato da un ex frantoio, che conserva un aspetto rustico e storico, che si fonde perfettamente con gli elementi più eleganti, regalando agli ospiti un’atmosfera indimenticabile.
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Un anno di successi
Il riconoscimento odierno, decretato da 43 giornaliste italiane del Corriere della Sera, arriva a corredo dei successi che Caterina ha conseguito nel 2016. Oltre ai riconoscimenti ottenuti dal ristorante in cui lavora, la giovane cuoca è stata eletta come “miglior chef donna del 2016” dalla Guida Identità Golose. La prestigiosa pubblicazione ha voluto premiare, così, la sua filosofia e la personalità nel proporre un menu che si compone di piatti immediati, eleganti e di apparente semplicità. Tecnica e tanta passione, allineate alla volontà di mostrare un territorio aspro del sud in chiave moderna.
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